REGOLA DELLE 72 ORE e LA REGOLA DEI 3

REGOLA DELLE 72 ORE: GUIDA PRATICA + MINI-GUIDA RAPIDA


La “regola delle 72 ore” significa essere autonomi per tre giorni dopo un’emergenza, quando luce, acqua e soccorsi potrebbero non essere disponibili. Prepararsi prima trasforma il caos in una sequenza di azioni chiare e aumenta molto le probabilità di cavarsela.

LE PRIORITÀ: LA REGOLA DEI 3

  • 3 minuti senza aria (o con emorragia massiva non controllata)

  • 3 ore senza riparo in condizioni climatiche estreme

  • 3 giorni senza acqua potabile

  • 3 settimane senza cibo

Tradotte in priorità operative:

  1. Sicurezza (allontanati dai pericoli: gas, crolli, incendi, linee elettriche)

  2. Primo soccorso (A-B-C: vie aeree, respiro, circolo; fermare emorragie; immobilizzare)

  3. Riparo e calore (protezioni da freddo/caldo/vento/pioggia)

  4. Acqua (minimo 3 litri a persona al giorno)

  5. Segnalazione e comunicazioni

  6. Cibo (dopo acqua e riparo)

COSA FARE NELLE PRIME 72 ORE

0–1 ORA (RISPOSTA IMMEDIATA)

  • Metti in sicurezza te e i tuoi cari: valuta gas, incendi, strutture instabili, linee elettriche.

  • Tratta le emergenze: A-B-C, ferma emorragie, immobilizza fratture.

  • Evacua verso un luogo sicuro se necessario.

1–6 ORE (MINIMO VITALE)

  • Prepara un riparo asciutto e riparato dal vento.

  • Recupera il kit 72 ore e i documenti importanti.

  • Distribuisci acqua e calorie disponibili, imposta un piano.

  • Comunica la tua posizione (SMS, radio, segnali visivi).

6–24 ORE (STABILIZZAZIONE)

  • Assegna ruoli (cura, cucina, sorveglianza, segnalazione).

  • Filtra/purifica altra acqua (bollitura, filtri portatili, pastiglie).

  • Controlla ferite e stato di salute; organizza turni di riposo.

24–72 ORE (RESISTERE E FARSI TROVARE)

  • Razione acqua e cibo con criterio.

  • Mantieni segnali regolari e segui i canali ufficiali.

  • Spostati solo se è più sicuro che restare dove sei (shelter-in-place).

CHECKLIST KIT “72 ORE”

Acqua e cibo

  • 9 litri di acqua a persona (3 giorni x 3 L/giorno)

  • Cibo non deperibile ad alta energia (barrette, frutta secca, scatolette, MRE)

  • Fornellino portatile + combustibile; posate leggere

Riparo e vestiario

  • Coperta termica o sacco a pelo compatto

  • Strati termici + impermeabile; scarpe robuste

  • Calze e guanti di ricambio

Salute e igiene

  • Kit primo soccorso completo + farmaci personali (3–7 giorni)

  • Materiale emostatico / tourniquet (se addestrati)

  • Salviette, sapone, carta igienica, sacchetti rifiuti

Strumenti e comunicazioni

  • Torcia/frontale + batterie; powerbank per telefono

  • Radio portatile / a manovella

  • Multiuso, accendino, fiammiferi impermeabili

  • Fischietto, specchietto, mappa cartacea e bussola

  • Documenti e contanti in busta impermeabile

Consigli pratici

  • Ruota scorte ogni 6–12 mesi (acqua, cibo, batterie).

  • Peso zaino indicativo: 6–12 kg per persona (adatta a età e forza).

  • Considera bisogni speciali (bambini, anziani, animali, terapie).

ASPETTI PSICOLOGICI

  • Mantieni la calma: il panico peggiora le decisioni.

  • Fissa micro-obiettivi (acqua → riparo → segnalazione).

  • Collabora: assegnare ruoli mantiene ordine e morale.


🕒 72 ORE – LA REGOLA D’ORO DEL SOPRAVVIVENTE

Nelle situazioni di emergenza, lo ripeto all'infinito tutto si riduce a una sola legge: sopravvivere per le prime 72 ore.
Tre giorni. Tanto basta perché i soccorsi arrivino, le comunicazioni si ristabiliscano o il caos si riduca. Ma quelle 72 ore non sono un tempo qualunque: sono il campo di prova della mente, del corpo e della disciplina.

Chi si prepara seriamente al survival sa che la differenza non la fa il numero di gadget, ma la capacità di organizzare energia, risorse e lucidità.
In tre giorni si consuma la riserva d’acqua, si indebolisce il corpo e la mente inizia a chiedere risposte. È lì che emerge la vera mentalità del sopravvissuto.


🧠 1. La Mente: Gestire la Paura

Le prime ore sono dominanti. Il panico è un parassita che si nutre di energia e logica.
Il sopravvissuto efficace non elimina la paura: la riconosce e la trasforma in azione.
Chi ha addestrato la mente alla calma sa che ogni movimento conta, ogni respiro ha un ritmo.
La paura controllata diventa attenzione. La paura cieca, invece, è già resa.

Allenare la mente significa visualizzare gli scenari, abituarsi al disagio e costruire fiducia nei propri gesti. In natura o in conflitto, il peggior nemico è l’improvvisazione.


💧 2. Il Corpo: Risparmiare e Pianificare

In 72 ore il corpo brucia energie, ma il rischio maggiore è la disidratazione.
Chi prepara un kit d’emergenza sa che l’acqua pesa, ma vale più dell’oro.
Ogni goccia va gestita. Il corpo ha bisogno di idratazione, non di euforia.
Niente corse inutili, niente scatti d’orgoglio: in survival, la lentezza strategica è potenza.

Il principio è chiaro: “Bevi quando puoi, non quando hai sete”.
E lo stesso vale per il cibo: in 72 ore serve solo il necessario per sostenere la lucidità, non per sentirsi sazi. Le calorie sono carburante mentale, non conforto.


🔥 3. Il Kit: Essenziale, Non Estetico

Qui presento un kit estremamente essenziale, molti riempiono lo zaino di strumenti inutili. Il sopravvissuto, invece, lo costruisce con logica.
Ogni oggetto deve avere almeno due funzioni.
In un kit da 72 ore non manca mai:

  • Coltello fisso o multiuso robusto

  • Acciarino o firesteel

  • Contenitore d’acqua (borraccia in metallo)

  • Telo o poncho per riparo

  • Cordino paracord

  • Kit medico base

  • Illuminazione (torcia frontale)

  • Cibo compatto (barrette, MRE, frutta secca)

Non serve un arsenale: serve una catena logica di sopravvivenza.
Taglia, accendi, idrata, copri, cura, orienta. Tutto il resto è rumore.


🧭 4. La Regola delle 72 Ore

Non è una moda: è una soglia psicologica e logistica.
Tre giorni sono il tempo medio entro cui arrivano rinforzi, soccorsi, o il caos si riassesta.
Chi supera le 72 ore con lucidità ha già vinto la battaglia mentale.
Non serve essere eroi, basta essere pronti.

La regola non si applica solo al bosco o al campo: vale nella vita.
Quando tutto crolla — un imprevisto, una crisi, una perdita — saper resistere per 72 ore senza cedere all’istinto è la forma più pura di sopravvivenza moderna.


⚔️ Conclusione

Prepararsi alle 72 ore non è collezionare oggetti: è allenarsi a tenere la linea quando gli altri cedono.
In guerra o nella vita, chi sa gestire i primi tre giorni è già avanti di un mondo.

Il sopravvissuto non è chi ha più forza.
È chi sa resistere un giorno in più degli altri.

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MINI-GUIDA RAPIDA (DA TENERE NEL KIT)

Priorità (in ordine): Sicurezza → Primo soccorso → Riparo → Acqua → Segnali → Cibo

Regola dei 3:

  • 3 minuti senza aria (o con emorragie non controllate)

  • 3 ore senza riparo in clima estremo

  • 3 giorni senza acqua (≈ 3 L/persona/giorno)

  • 3 settimane senza cibo

Azioni chiave:

  • 0–1 h: metti in sicurezza; A-B-C; ferma emorragie; evacua se serve

  • 1–6 h: riparo asciutto; recupera kit e documenti; piano acqua/cibo; comunica posizione

  • 6–24 h: ruoli e turni; purifica acqua; controlla ferite

  • 24–72 h: raziona risorse; segnala regolarmente; muoviti solo se più sicuro del restare

Kit minimo 72 ore:

  • 9 L acqua a persona

  • Barrette/scatolame ad alta energia

  • Coperta termica/sacco a pelo

  • Torcia/frontale + batterie; radio o telefono + powerbank

  • Multiuso; accendino/fiammiferi impermeabili

  • Kit primo soccorso + farmaci personali (3–7 giorni)

  • Documenti e contanti (in busta impermeabile)

Suggerimento: stampa questa mini-guida e inseriscila nel tuo kit 72 ore.


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