Il brutto del softair... (un po di veleno)

Innanzitutto occorre una premessa che molti forse troppi dimenticano ma che la F.i.g.t. ci ricorda.. 

"...il softair è un attività ludico ricreativa di squadra... basata sulla simulazione non violenta di giochi tattici. "

anche continuando ad informarsi sempre tramite loro la parola sport non è presente in maniera netta ma è come dire velata... aggiungerei che anche parlando esplicitamente di sport occorre fare un distinguo tra sport dilettantistico e professionistico...
In particolare le differenze consistono principalmente nel motivo per il quale si effettua una determina attività sportiva. Nel caso dello sport dilettantistico, all’atleta non viene corrisposto uno stipendio per lo svolgimento dell’attività. Il principio è quello dello sport svolto per semplice diletto, con finalità ricreative. Naturalmente gli sportivi dilettanti possono ricevere in determinate condizioni dei rimborsi spese, ma allo stesso tempo non perderanno il loro status di dilettanti.
Un’altra differenza solitamente consiste nelle prestazioni offerte dagli sportivi. Accade spesso, infatti, che gli eventi ai quali partecipano i professionisti siano quelli più importanti dal punto di vista dell’accoglienza da parte del pubblico. Per questo lo sport nel caso delle attività professionistiche si trasforma in un lavoro vero e proprio e in una forma di spettacolo a tutti gli effetti. Inoltre accade in molti casi che gli sportivi che partecipano ad eventi di sport professionistico possano mostrare prestazioni più elevate rispetto ai dilettanti.
Proprio per la minore visibilità che spesso caratterizza le attività sportive dilettantistiche, spesso queste ultime vengono svolte solo nel tempo libero dei partecipanti e hanno dei costi molto elevati, perché risulta bassa l’offerta finanziaria da parte degli sponsor. Tutto questo a volte diventa un problema per le associazioni sportive locali, che fanno fatica ad emergere con un contributo economico esiguo da parte degli enti e delle attività commerciali.

Altra premessa è il classico aiutino.. In merito riportiamo un articolo di Repubblica su "le inchieste" visionabile per intero qui 



Aiuto farmacologico per il 73% degli atleti
La legge lo punisce solo se c'è guadagnoLa tentazione fai-da-te per superare i limitiAlla luce di tutta questa premessa mi chiedo ha davvero valenza nel sofair la classifica stilata al termine delle varie competizioni ?? senza un controllo ad ok ?? senza la certezza dell' "atleta" pulito ?? a voi l'ardua sentenza...
per me no! non ha nessunissima valenza.. è un gioco e un gioco deve rimanere...




di AGNESE ANANASSO

ROMA - L'Italia è il secondo paese al mondo per casi di doping a livello olimpico. Ma il doping si sta allargando a macchia d'olio anche nel settore giovanile e degli amatori, dal ciclismo all’atletica al nuoto, senza contare l'uso di sostanze illecite o pericolose nelle palestre. Purtroppo, mentre nel settore professionistico i controlli sono d’obbligo e vengono effettuati sia durante le competizioni che in fase di preparazione, nell’ambito amatoriale e giovanile il monitoraggio non è così frequente. Ma qualcosa sta cambiando: nel 2015 la Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping istituita presso il Ministero della Salute ha presentato la relazione in Parlamento sui controlli antidoping effettuati nel 2014 soprattutto nei settori giovanili e amatoriali. Sono stati eseguiti test su 1.427 sportivi nel settore del ciclismo, dell’atletica leggera, del nuoto e del calcio. Di questi 58 sono risultati positivi: avevano assunto soprattutto diuretici, agenti mascheranti, ormoni e stimolanti.

I dati hanno confermato "la tendenza dei praticanti ad assumere grandi quantità di farmaci non vietati per doping e di prodotti salutistici. Tra gli atleti sottoposti a controllo, 1.040 (72,9% del totale) hanno dichiarato di aver assunto prodotti farmaceutici (compresi i prodotti omeopatici) e prodotti salutistici in genere".
Doping tra i runner: "Gente disposta a tutto per vincere una t-shirt"





"Farmaci legali, ma solo se usati a scopo curativo. Se vengono utilizzati da soggetti sani diventano doping. Il problema nel settore amatoriale è difficile da risolvere perché andrebbe scardinata la forma mentis del cosiddetto 'aiutino', del benessere ad ogni costo, dell’eterna giovinezza, del narcisismo. Prendere qualcosa, magari un integratore, che di per sé serve appunto a ‘reintegrare’ sali minerali o vitamine perse nell'attività fisica, può avere una valenza benefica e salutistica, ma poi può scattare il meccanismo di assumerlo prima dell'allenamento o della gara della domenica, non per reintegrare ma per arrivare prima, per andare più forte e non sfigurare con gli amici. Con la convinzione di non barare, ma di farlo per la salute. Il confine tra salutismo e doping è quindi molto labile e viene facilmente superato da chi non è consapevole del meccanismo. Incitato dagli attori di questo sistema, che muove somme di denaro enormi. Purtroppo è nelle palestre che si concentra il giro delle sostanze dopanti e affini, con l’incentivo di personal trainer che spesso non hanno un’adeguata preparazione".

Nelle palestre i controlli arrivano raramente, almeno che non finiscano in mezzo alle indagini dei Nas per traffico e commercio di sostanze dopanti. Chi fa uso personale di steroidi a fini estetici (senza quindi ricavarne vantaggi economici, che configurerebbe il reato di ricettazione) e non per le competizioni sportive non commette reato perché nuoce "solo" alla propria salute. 

La legge anti-doping del 14 dicembre 2000, n. 376, definisce come doping "la somministrazione o l'assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l'adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell'organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti" e "finalizzate e comunque idonee a modificare i risultati dei controlli sull'uso dei farmaci, delle sostanze e delle pratiche" già indicate. 

Per ciò che riguarda le sanzioni "salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni" e con la multa da lire 2.500 e 50mila euro per "chiunque procura ad altri, somministra, assume o favorisce comunque l'utilizzo di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive". Le sanzioni si aggravano se vengono coinvolti dei minori.
di AGNESE ANANASSO

ROMA - Negli ultimi anni in Italia si è assistito a un boom degli over 35 nell'atletica leggera. Un vero e proprio movimento quello della categoria Master (anche se dopo la riforma le categorie senior e master sono state unificate, distinguendo in quest’ultimo caso tra fasce d’età 35-40-45 etc). Si tratta spesso di ex atleti che hanno continuato a coltivare la passione della corsa come hobby oppure di neofiti che si sono avvicinati a questo mondo in età adulta. In Italia nel 2015 oltre la metà dei tesserati alla Federatletica (58%) apparteneva alla categoria Master, contando poco più di 90mila iscritti.
Stando ai dati della rivista specializzata Correre, lo scorso anno hanno portato a termine almeno una maratona 38.676 runner. Praticamente una piccola città di provincia. E il 2016 è iniziato ancora meglio, con una quantità di tesserati over 35 nei primi tre mesi che ha superato di 3.700 unità il numero degli affiliati dello stesso periodo del 2015. A queste cifre vanno aggiunti gli appassionati della corsa che si sono iscritti a "Runcard", un circuito che raccoglie oltre 18mila runner.
Il boom c’è stato anche nelle cosiddette categorie giovanili (esordienti, ragazzi, cadetti) che hanno fatto registrare quasi 4.500 giovanissimi iscritti in più rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Over 35 e giovanissimi sono proprio le categorie dove le maglie dei controlli sono più larghe, se non inesistenti, quindi quelle più a rischio per ciò che riguarda il cosiddetto "aiutino". Un rischio "consapevole" per gli adulti, inconsapevole per i più piccoli, sui quali gli stessi integratori, se non consigliati da un nutrizionista o da un medico, a lungo andare possono rivelarsi dannosi.


"Oggi c’è la cultura degli integratori", commenta la deputata Paola Binetti (Ap) che sulla relazione ha presentato un'interpellanza parlamentare, notando che l'uso di sostanze dopanti e affini risulta cresciuto nei giovani 25-35enni, non solo nel ciclismo ma anche tra i frequentatori di palestre e tra i runner. In particolare ha puntato l’attenzione sull’aumento delle preparazioni galeniche comunicate per legge dalle farmacie al ministero della Sanità: diuretici, anabolizzanti e stimolanti. "Deidroepiandrosterone e testosterone sono stati i principi attivi più utilizzati", spiega la Binetti.




Altro tema scottante che in questi lunghi anni di gioco ho visto è la vergogna che provano alcuni praticanti il Softair
 si distinguono tre casi su tutti...
1) "L'atleta professionista" Purtroppo mi è capitato in molti dei gruppi dei quali ho fatto parte... di conoscere persone e atleti di altre discipline vergognarsi dello sport del softair... si proprio così... questo tipo di persone pur impegnandosi come pochi nell'attività del softair.. ne provavano vergogna... mi ricordo un atleta di una disciplina di arti marziali che doveva usare uno pseudonimo per poter partecipare alla vita di club.. sui social media... questa cosa mi dava i brividi... era un campione si nella sua disciplina ma per me era uno zero assoluto... nonostante tutto risultava di rilievo nel club di softair facendosi carico di addestrare le nuove leve... un controsenso... in quale sport si permetterebbe una simile cosa ?? della serie mi vergogno del softair ma addestro i nuovi a cosa ??? alla  vergogna  nella pratica del softair ??? bo.. assurdo. Immaginate un maestro di Karate che si vergogna di praticarlo all'opinione pubblica ! ma che insegna ai suoi allievi ??  senza senso...
2) "Il frustato politico" Altro episodio fu quando un mio ospite  praticante il softair (nel mio club) mi disse di tacere al tavolo perchè il suocero non condivideva la disciplina ed era di una certa corrente politica... bene questo ragazzo aveva oltre quaranta anni... ma che uomo può essere mi spiegate voi ?? ma le palle dove le hai sotto i piedi ?? roba da chiodi...
3) "L'operativo di non si sa quale forza speciale" che si vergogna di fare il softair... Dio mio se ne vedono proprio di tutti i colori... per poi scoprire che fanno gli imbianchini in caserma o caricano i viveri per le missioni e basta... vedono un vero fucile da un miglio di distanza... ma se ho giocato con un tenente colonnello che ha combattuto in kosovo e che ha una medaglia al valore militare...  Lui non si vergognava di giocare al Softair che cavolo vuoi te ?? 
4)Un altro tipo nel softair è  "La forza speciale mancata" non ha mai fatto il militare... magari è stato obbiettore di coscienza... o riformato per qualche motivo dalla leva militare... ma cavolo quando gioca è Rambo... e tiene il club come un gruppo di pecore che hanno paura a fare tutto senza di lui... un gregge che non può giocare... non può parlare... non può ridere... non può esprimere la sua opinione... 
5) "il rievocatore esaltato praticante il softair" si sente Dio in terrà con i suoi kit (maniacali) riferiti alle forze speciali, forze speciali che forse in tre vite future potrebbe frequentare, ma sta di fatto che  la domenica gioca facendo molta attenzione a non sciupare la mimetica o il kit in questione, soffre di maniache di protagonismo e si nutre di like in instagram, vive la vita degli altri denigrandola, poi si mette in testa un bel visore notturno dummy con le lucine verdi che ti illuminano gli occhi e via di foto figa per internet... dopo la domenica torna alla sua vita vuota e piatta.
6) "Il presidente di club malfidato" senza di lui la Domenica non si gioca, si rimane tutti a casa a grattarsi le bocce, la sua assenza prevalica ogni attività del club,  non basta essere persone fidate ed esperte oltre che padri di famiglia... non potrete mai gestire la giocata domenicale in sua assenza. Di pari passo delega una persona "fidata" secondo lui che però a malapena sa gestire la giocata, creando discussioni e malcontento... ma al "presidente" va bene cosi... li basta di non fartela amministrare a te che sennò gli altri potrebbero accorgersi che sei molto meglio.
Ok lo sfogo è finito adesso pensatela come vi pare ma questi tipi di persona 1)2)3)4)5)  sono la rovina del softair italiano statene alla larga come la peste...
Se siete arrivati fino a qui a leggere boia dè avete avuto davvero pazienza adesso mi odierete o mi amerete di più :) ma francamente non me ne frega proprio un fico secco, giocate il Softair e divertitevi !!!! senza divertimento non si vince nulla e i club non lo sanno... e mai lo capiranno... è tempo perso...

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