Tattica e preparazione in pillole

  1. Prepararsi ad un disastro nucleare
  2. La Guerrilla
  3. Il combattimento in ambiente urbano
  4. Pattuglia di ricognizione a lungo raggio (LRRP)
  5. Assalto
  6. Alfabeto NATO
  7. Comunicazioni e Radio

🛡️ 1) Come prepararsi a un disastro nucleare

Anche se il rischio di un disastro nucleare è molto basso, essere pronti può fare la differenza. Conoscere in anticipo le azioni giuste da compiere aiuta a proteggere te stesso e la tua famiglia. Ecco i passi fondamentali per prepararti.


📍1. Informati sui piani di emergenza locali

Contatta il tuo comune o la Protezione Civile per sapere quali sono i protocolli in caso di incidente nucleare. Scopri dove si trovano i rifugi pubblici, i centri di raccolta e le vie di evacuazione previste nella tua zona.


🎒2. Prepara un kit di emergenza

Tieni pronto un kit con tutto il necessario per almeno 72 ore:

  • Cibo non deperibile e acqua (almeno 2 litri al giorno per persona)

  • Farmaci essenziali e un kit di pronto soccorso

  • Torcia con batterie di ricambio o a manovella

  • Radio a batterie o a carica manuale

  • Mascherine e guanti

  • Copie di documenti importanti

  • Articoli per l’igiene personale


🚗3. Conosci i percorsi di evacuazione

Potrebbe essere necessario lasciare casa rapidamente. Prepara in anticipo un piano di evacuazione:

  • Identifica più percorsi sicuri verso luoghi designati

  • Concorda con la tua famiglia un punto di ritrovo

  • Tieni il serbatoio dell’auto almeno a metà pieno


🏠4. Prepara un rifugio interno (rifugio sul posto)

Se non puoi evacuare, cerca riparo all’interno dell’abitazione:

  • Scegli una stanza interna senza finestre (cantina o bagno)

  • Sigilla porte, finestre e prese d’aria con nastro adesivo e teli di plastica

  • Spegni ventilazione, climatizzatori e stufe a gas


🔌5. Sii pronto a spegnere le utenze

Potresti dover chiudere gas, elettricità o acqua per sicurezza:

  • Impara dove si trovano gli interruttori e le valvole principali

  • Tieni a portata di mano gli strumenti necessari (chiave inglese, torcia)


📻6. Segui solo fonti ufficiali

Durante un’emergenza nucleare è fondamentale ricevere informazioni affidabili:

  • Ascolta la radio o guarda i notiziari ufficiali (Protezione Civile, autorità locali)

  • Evita fonti non verificate o allarmistiche


☢️7. Proteggiti dalle radiazioni

Se sei stato esposto all’esterno durante l’evento:

  • Entra subito in casa, togli gli indumenti e riponili in un sacco chiuso

  • Lava accuratamente la pelle con acqua e sapone, evitando di strofinare

  • Indossa abiti puliti


✅ Conclusione

Prepararsi non significa vivere nella paura, ma essere responsabili. Conoscere le procedure, avere un piano e un kit pronto ti permette di affrontare anche le emergenze più gravi con maggiore sicurezza e serenità.


🪖 2) Cos’è la Guerriglia?

La guerriglia è una forma di conflitto armato asimmetrico, condotto da piccoli gruppi irregolari contro forze militari più grandi, strutturate e tecnologicamente avanzate. Si basa su tattiche di mobilità, sorpresa e conoscenza del territorio, piuttosto che su scontri diretti e convenzionali.

Il termine deriva dallo spagnolo guerra (guerra), con il diminutivo guerrilla, usato per la prima volta nel contesto della resistenza spagnola contro Napoleone (inizio '800).


⚔️ Come si attua la guerriglia?

Chi pratica la guerriglia (i "guerriglieri") cerca di logorare il nemico più che distruggerlo direttamente. Le principali tecniche sono:

🎯 1. Attacchi rapidi (hit and run)

  • Brevi assalti a pattuglie, convogli o postazioni isolate

  • Ritirata immediata per evitare il contrattacco

💣 2. Sabotaggio

  • Distruzione di infrastrutture strategiche (ponti, ferrovie, centrali)

  • Danneggiamento di linee di comunicazione o rifornimento

👥 3. Mimetismo tra la popolazione

  • I guerriglieri si nascondono tra i civili, rendendo difficile identificarli

  • Usano villaggi, case o attività locali come basi logistiche

🌲 4. Conoscenza del territorio

  • Sfruttano la geografia locale (montagne, foreste, giungle) per copertura e mobilità

  • Organizzano imboscate in zone familiari

📣 5. Propaganda e supporto popolare

  • Influenzano la popolazione per ottenere cibo, rifugi, informazioni

  • Usano la comunicazione per guadagnare legittimità o diffondere ideologia

🕹️ 6. Uso di trappole e mine

  • Ordigni improvvisati (IED), mine antiuomo, trappole esplosive

  • Tattiche di logoramento psicologico e fisico


🛡️ Contromisure contro la guerriglia

Affrontare la guerriglia è complesso, perché non si tratta solo di guerra militare, ma anche di guerra politica, sociale e psicologica. Le forze regolari possono attuare diverse strategie:

🔍 1. Raccolta di intelligence

  • Sorveglianza aerea e terrestre

  • Infiltrazione e uso di informatori locali

🧠 2. Operazioni psicologiche

  • Campagne informative per screditare i guerriglieri

  • Incentivi per la popolazione che collabora con le autorità

💬 3. Coinvolgimento della popolazione

  • Programmi di sviluppo economico, assistenza e servizi

  • Strategie per "conquistare i cuori e le menti"

⚔️ 4. Unità mobili specializzate

  • Forze leggere e rapide, capaci di operare in ambienti ostili

  • Addestramento per il combattimento non convenzionale

🚫 5. Controllo delle risorse e dei movimenti

  • Blocchi stradali, coprifuoco, controllo degli accessi

  • Interruzione delle linee di rifornimento ai guerriglieri

🧭 6. Tattiche controinsurrezionali (COIN)

  • Strategie militari e civili combinate per neutralizzare le insurrezioni

  • Operazioni mirate, non solo contro i combattenti ma anche per ridurre il consenso popolare verso di essi


📌 Conclusione

La guerriglia non si vince solo con armi e tecnologia: è una guerra di pazienza, intelligenza e percezione. Per chi la attua, la forza è nella flessibilità e nel sostegno del popolo. Per chi la contrasta, la chiave è l’equilibrio tra forza, legittimità e strategia politica.

"Guerriglia" è un termine spesso usato per descrivere tattiche di guerra non convenzionali, in particolare quelle usate da forze militari irregolari. La guerriglia è un tipo di conflitto in cui piccole unità mobili usano tattiche come imboscate, incursioni e sabotaggi per molestare, indebolire e infine sconfiggere una forza militare convenzionale più grande.

La guerriglia viene spesso utilizzata in situazioni in cui una parte è significativamente più debole dell'altra ed è improbabile che le tattiche militari tradizionali abbiano successo. Le forze di guerriglia possono essere costituite da personale militare regolare che ha fatto ricorso a tattiche non convenzionali a causa della loro mancanza di potere militare convenzionale, oppure possono essere composte da civili che stanno combattendo per ragioni politiche o sociali. Le tattiche utilizzate dalle forze di guerriglia possono variare da imboscate e raid su piccola scala a operazioni coordinate su larga scala. I guerriglieri spesso fanno affidamento sull'elemento sorpresa e sulla mobilità per raggiungere i loro obiettivi e possono operare in piccole unità decentrate per aumentare la loro capacità di eludere il nemico. Sebbene la guerriglia possa essere un mezzo efficace per raggiungere obiettivi politici o militari, può anche avere conseguenze umanitarie significative, in particolare se i civili vengono presi di mira o rimangono intrappolati nel fuoco incrociato. La guerriglia può anche portare a conflitti prolungati e può esacerbare tensioni sociali, politiche o economiche esistenti. In generale, la guerriglia è considerata l'ultima risorsa per coloro che non sono in grado di raggiungere i propri obiettivi con altri mezzi e dovrebbe essere utilizzata solo se sono state esaurite altre alternative.


🏙️ 3) Il Combattimento in Ambiente Urbano – CQB

Il combattimento in ambiente urbano, e in particolare il Close Quarters Battle (CQB), si riferisce a operazioni militari o di polizia condotte in spazi ristretti come edifici, stanze, corridoi e aree densamente popolate. Si tratta di una forma di combattimento ravvicinato che richiede elevata precisione, rapidità di esecuzione e forte coordinazione tra i membri dell’unità.

Il CQB si distingue per le condizioni operative estreme, dove la presenza di nemici a brevissima distanza, ostacoli strutturali e civili non combattenti rende ogni errore potenzialmente fatale. L’obiettivo è neutralizzare rapidamente le minacce con il minimo rischio per i propri uomini e per i civili.


🧠 Competenze e addestramento richiesti

Il CQB richiede:

  • Reazioni rapide e tiro preciso a distanza ravvicinata

  • Disciplina mentale per operare in ambienti bui, caotici o sotto stress

  • Sinergia di squadra, spesso con comunicazioni non verbali

  • Uso di armi corte e equipaggiamenti specifici: fucili d’assalto compatti, giubbotti balistici, visori notturni, flashbang


⚔️ Tecniche comuni di CQB

  • Bonifica delle stanze: ingresso sistematico e messa in sicurezza di ambienti chiusi

  • Ingresso dinamico: forzatura rapida di porte o muri con esplosivi o strumenti meccanici

  • Operazioni in condizioni di bassa visibilità: uso di torce tattiche, visori, tecnologie IR

  • Recupero ostaggi: manovre rapide e coordinate per salvare civili in pericolo

  • Tattiche di cecchinaggio urbano: tiro di precisione da posizioni elevate per copertura o ingaggio selettivo


🛡️ Contesto moderno e considerazioni etiche

Il CQB è oggi fondamentale nei conflitti urbani e nella guerra asimmetrica, dove i combattimenti si svolgono spesso all’interno di centri abitati. Forze speciali e unità antiterrorismo lo utilizzano anche in operazioni contro gruppi armati o in scenari di crisi con ostaggi.

Tuttavia, l’impiego del CQB comporta rischi elevati: le regole d’ingaggio devono essere chiare, l’addestramento rigoroso, e il rispetto del diritto internazionale umanitario sempre garantito, soprattutto in presenza di civili.


✅ Conclusione

Il CQB rappresenta una delle forme di combattimento più complesse e pericolose. Richiede non solo abilità tattiche e addestramento specifico, ma anche lucidità, sangue freddo e un altissimo senso di responsabilità operativa.



🛰️ 4) Pattuglia di Ricognizione a Lungo Raggio (LRRP)

La LRRP (Long Range Reconnaissance Patrol) è una tattica militare avanzata che impiega piccole unità altamente addestrate, incaricate di penetrare profondamente dietro le linee nemiche per raccogliere informazioni tattiche e strategiche, osservare movimenti, e segnalare obiettivi con tempestività.

Si tratta di missioni di ricognizione profonda, in cui l’infiltrazione avviene a piedi, via elicottero, paracadute o mezzi leggeri, spesso in totale autonomia e per periodi prolungati in ambienti ostili o scarsamente controllati.


⚙️ Obiettivi principali

  • Raccogliere informazioni sul dispositivo nemico (unità, mezzi, spostamenti)

  • Sorvegliare zone strategiche (strade, depositi, postazioni)

  • Fornire allerta anticipata per eventuali attacchi o manovre

  • Indicare bersagli per l’intervento di artiglieria o forze aeree


🧩 Caratteristiche operative della LRRP

  1. Invisibilità tattica (Stealth):
    Le squadre devono evitare ogni forma di contatto con il nemico. Il successo dipende dalla capacità di osservare senza essere visti.

  2. Autonomia logistica:
    Le pattuglie operano senza supporto diretto, portando con sé viveri, acqua, munizioni e materiali per diversi giorni o settimane.

  3. Addestramento avanzato:
    I membri LRRP sono esperti in navigazione terrestre, mimetismo, comunicazioni criptate, sopravvivenza, primo soccorso e combattimento ravvicinato in caso di scoperta.

  4. Tecnologia e comunicazione:
    Dotate di sistemi radio sicuri, visori notturni, sensori, mappe digitali e strumenti GPS, le squadre possono trasmettere in tempo reale le informazioni raccolte.

  5. Raccolta e trasmissione dati:
    L’obiettivo non è il combattimento, ma l’acquisizione di intelligence: immagini, movimenti, forze avversarie, segnali radio, attività logistiche o tracce ambientali.


⚠️ Rischi e limiti

Le missioni LRRP sono ad altissimo rischio: la distanza dalle linee amiche rende quasi impossibile il recupero rapido, e il rischio di scoperta comporta la possibilità di scontri isolati o cattura. Richiedono quindi operatori altamente selezionati, spesso appartenenti a forze speciali.


🪖 Esempi storici

  • Vietnam (1965–1972): le LRRP americane operarono dietro le linee del Viet Cong per localizzare truppe e convogli.

  • Guerra Fredda (NATO): molte unità speciali europee (es. Fernspäher tedesche) erano addestrate per operare in territorio nemico in caso di invasione sovietica.

  • Operazioni moderne (Afghanistan, Iraq, Mali): le unità LRRP monitorano movimenti di insurrezioni, traffici illeciti o basi nemiche.


📌 Conclusione

La ricognizione a lungo raggio rappresenta una delle massime espressioni dell'operatività silenziosa nel campo militare: pochi uomini, altamente addestrati, capaci di influenzare grandi scenari attraverso la sola osservazione attiva e precisa. In un’epoca in cui l’informazione è un’arma, le LRRP sono l’occhio silenzioso che anticipa l’azione.



🔻 5) Assalto Tattico – Il Raid

Un raid (o assalto tattico mirato) è un’operazione militare o di polizia altamente coordinata, condotta da unità specializzate con l'obiettivo di colpire un obiettivo specifico in tempi rapidi, spesso in profondità nel territorio nemico o in un contesto urbano ad alta densità.

Gli obiettivi di un raid possono includere:

  • Cattura o eliminazione di bersagli ad alto valore (HVT – High Value Targets)

  • Distruzione di infrastrutture critiche

  • Raccolta di informazioni sensibili

  • Liberazione di ostaggi

  • Azioni dimostrative o diversive

Il successo del raid si basa su precisione, velocità e sorpresa. A differenza di un attacco convenzionale, l'assalto non mira a occupare il territorio, ma a colpire e ritirarsi rapidamente.


⚙️ Tecniche operative comuni in un raid

  1. Ingresso dinamico
    Forzatura rapida di accessi (porte, muri, finestre) tramite cariche esplosive, arieti o strumenti manuali per penetrare in un edificio e neutralizzare rapidamente eventuali resistenze.

  2. Assalto coordinato
    Le squadre (di solito divise in elementi di irruzione, sicurezza e supporto) agiscono in modo sinergico per neutralizzare le minacce stanza per stanza, coprendosi a vicenda.

  3. Supporto da cecchino
    Tiri di precisione da posizione elevata garantiscono sorveglianza, eliminano minacce armate a distanza e proteggono le squadre in movimento.

  4. Estrazione rapida (exfiltration)
    Una volta completata la missione, si procede all’estrazione immediata di personale e materiali, spesso con l’ausilio di elicotteri, veicoli rapidi o percorsi sicuri pianificati.

  5. Sorpresa e superiorità temporanea
    L’effetto sorpresa è cruciale: consente di agire prima che il nemico possa organizzare una risposta. Il raid punta a dominare per pochi minuti, poi ritirarsi con rapidità.


⚠️ Rischi e requisiti

Le operazioni di raid sono estremamente complesse e ad alto rischio. Richiedono:

  • Addestramento avanzato (CQB, breaching, coordinamento notturno)

  • Pianificazione dettagliata (intelligence, orari, vie di accesso e uscita)

  • Rispetto delle regole di ingaggio e del diritto operativo (soprattutto in contesti civili)


🪖 Esempi storici e reali

  • Operazione Entebbe (1976): liberazione ostaggi da parte delle forze israeliane in Uganda

  • Operazione Neptune Spear (2011): uccisione di Osama Bin Laden da parte dei Navy SEALs statunitensi

  • Incursioni notturne in Afghanistan: missioni regolari di forze NATO contro cellule talebane


📌 Conclusione

Il raid rappresenta una delle forme più sofisticate e chirurgiche di intervento militare e di sicurezza. Rappresenta l'equilibrio tra azione diretta e controllo del rischio, richiedendo non solo forza, ma disciplina, precisione e coordinamento totale.



🔤 6) Alfabeto Fonetico NATO

L’alfabeto fonetico NATO, noto anche come alfabeto ortografico internazionale, è un sistema standardizzato utilizzato nelle comunicazioni radio e telefoniche per identificare chiaramente le lettere dell’alfabeto, evitando errori dovuti a disturbi, accenti o interferenze.

È ampiamente adottato da:

  • forze armate (esercito, marina, aeronautica)

  • aviazione civile

  • marina mercantile

  • forze dell’ordine

  • operatori delle telecomunicazioni e servizi di emergenza

Ogni lettera dell’alfabeto è associata a una parola precisa, scelta per la sua chiarezza fonetica e riconoscibilità in diversi idiomi.


📋 Tabella – Alfabeto fonetico NATO

LetteraCodice NATO
AAlfa
BBravo
CCharlie
DDelta
EEcho
FFoxtrot
GGolf
HHotel
IIndia
JJuliett
KKilo
LLima
MMike
NNovember
OOscar
PPapa
QQuebec
RRomeo
SSierra
TTango
UUniform
VVictor
WWhiskey
XX-ray
YYankee
ZZulu


📌 Curiosità

  • L’alfabeto è progettato per essere compreso anche con forti rumori di fondo o in condizioni di bassa qualità audio.

  • È stato adottato ufficialmente dalla NATO e dall’ICAO (Aviazione Civile Internazionale) negli anni '50.


🎯 Utilità pratica

Saper usare correttamente l’alfabeto fonetico è fondamentale in contesti in cui la chiarezza della comunicazione può fare la differenza, come:

  • chiamate d’emergenza

  • trasmissioni radio militari

  • controllo del traffico aereo

  • operazioni tattiche


📡 7) Comunicazioni e Radio

Le comunicazioni radio rappresentano un elemento cruciale nelle operazioni militari, nelle forze di polizia, nei servizi di emergenza e in molti altri settori. Attraverso onde radio, è possibile trasmettere informazioni rapidamente e senza l’uso di cavi, permettendo il coordinamento efficace anche in ambienti complessi o remoti.

Le comunicazioni radio possono avvenire su diverse frequenze e modalità, a seconda dell’applicazione e delle necessità operative. Tra le tecniche più comuni si annoverano:

  • Comunicazioni VHF/UHF: utilizzate soprattutto per il coordinamento tattico a corto e medio raggio.

  • Comunicazioni HF: impiegate per trasmissioni a lunga distanza, sfruttando la riflessione ionosferica.

  • Radio crittografate: garantiscono la sicurezza delle comunicazioni sensibili attraverso l’uso di codici e cifrature.

  • Radiotrasmittenti portatili (walkie-talkie): strumenti indispensabili per la mobilità sul campo.

L’efficacia delle comunicazioni radio dipende non solo dall’hardware, ma anche dalla corretta preparazione degli operatori, dall’uso di protocolli standardizzati e dalla gestione delle interferenze e delle condizioni ambientali.



FREQUENZE LPD 433/434
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FREQUENZE PMR 446
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FREQUENZE FREE BAND LPD/PMR
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Queste brevi note sul PMR 446 — che non appartiene al mondo dei radioamatori, perché le sue frequenze non rientrano nelle bande radioamatoriali — sono state realizzate per rispondere ad una richiesta sulle frequenze dei suoi canali. Le mettiamo nel sito perché speriamo possano essere d'aiuto anche ad altre persone con lo stesso desiderio di conoscenza.

Il servizio PMR (Private Mobile Radio) 446 nasce dalle decisioni del CEPT (la conferenza delle amministrazioni delle poste e telecomunicazioni europee) che obbligano gli stati membri a:

riservare la banda di frequenze 446.0 - 446.1 MHz per il servizio PMR;

esentare le apparecchiature PMR 446 da licenze individuali;

permettere la libera circolazione ed uso delle apparecchiature PMR 446 conformi agli standard tecnici europei ETS 300 296.

In Italia l'uso ricade nel regime di "autorizzazione generale d'uso" (DPR 447/01, art. 5 e D.L. 15/9/2003 "Codice delle Comunicazioni elettroniche") e richiede il rilascio dell'autorizzazione e il versamento di un modesto canone annuo, pari a 12 euro, che è indipendente dal numero degli apparati posseduti.

Il PMR 446 è pensato principalmente per un uso professionale, dove occorre disporre di un semplice servizio radio per comunicare su brevi distanze (interno di edifici, cantieri, manifestazioni sportive, spettacoli, fiere, alberghi, installatori, etc.).

Perché un apparato PMR 446 sia a norma deve:

essere un dispositivo portatile (palmare);

usare esclusivamente la banda di frequenze 446.0 - 446.1 MHz;

funzionare solamente in fonia (FM);

avere un'antenna fissa e non sostituibile;

non superare i 500 mW ERP di potenza;

ed ovviamente essere compatibile con lo standard ETS 300 296.

L'uso di microfoni esterni (compresi i tipi VOX), cuffie, auricolari, altoparlanti esterni, alimentatori a rete è liberamente permesso, purché il loro uso non cambi le caratteristiche d'omologazione della radio.

La banda di frequenze a disposizione è suddivisa in 8 canali simplex da 12.5 kHz, le cui frequenze sono state armonizzate per l'uso in tutta Europa.

Le radio LPD (Low Power Device) non sono apparecchiature radioamatoriali e si possono usare liberamente, senza alcuna formalità burocratica o tassa da pagare. Gli apparati, che devono essere omologati (potenza massima 10 mW, antenna fissa e non sostituibile, modulazione in FM), utilizzano la banda di frequenze 433-435 MHz. Chi usa un LPD deve fare attenzione a non provocare interferenze ai servizi prioritari, cioè i radioamatori nel segmento 433-434 MHz ed altri utilizzatori nel segmento 434-435 MHz.

È proprio per questa condivisione di frequenze (433-434 MHz) che elenchiamo qui di seguito i canali LPD, anche se non è chiaro fino a che punto un radioamatore possa liberamente collegarsi con persone che usano gli LPD, utilizzando i propri apparati radioamatoriali. Infatti chiunque (compresi i radioamatori) può comprare ed utilizzare un apparato LPD omologato, ma i regolamenti e le leggi che disciplinano l'attività radioamatoriale in Italia sono piuttosto contraddittori (Le radiocomunicazioni devono effettuarsi con altre stazioni di radioamatore italiane od estere debitamente autorizzate ... Le apparecchiature radioelettriche impiegate nelle stazioni di radioamatore [omissis] devono comunque essere utilizzate nel rispetto delle norme di esercizio ...)

FREQUENZE CB CITIZEN'S BAND
frequenze_cb.pdf
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La sigla CB sta per Citizen's Band (in inglese, letteralmente "banda cittadina") e identifica una banda di frequenze radio attorno ai 27 MHz (11 metri di lunghezza d'onda) destinata all'uso privato.

In Italia, la regolamentazione del diritto a irradiare le proprie trasmissioni sulla banda CB è stata ufficializzata solamente nel 1973 dopo almeno 26 anni di uso diffuso e clandestino.

La potenza concessa è di 4 watt e le apparecchiature utilizzabili devono avere una omologazione ministeriale. I tipi di modulazione ammessi sono AM (modulazione di ampiezza), FM (modulazione di frequenza) e SSB (banda laterale unica). La portata degli apparati, se si usano con antenne mobili è di 5-10 Km che può diminuire in presenza di ostacoli.

In particolari condizioni di propagazione, soprattutto utilizzando antenne ad alto guadagno, è possibile tuttavia effettuare collegamenti a distanze molto maggiori, arrivando talvolta a collegamenti intercontinentali.

Per trasmettere sulla banda CB occorre inviare una denuncia di inizio attività al Ministero delle Comunicazioni e pagare una quota annua di 12 euro (nel 2011), che è indipendente dal numero di apparecchi posseduti.

Le radio CB omologate possono utilizzare un massimo di 40 frequenze fisse (canali) comprese tra 26,965 e 27,405 MHz, secondo lo schema sotto evidenziato.

Le più recenti ricetrasmittenti CB impiegano un circuito di sintesi digitale (le radio più vecchiotte usano una grande quantità di cristalli di quarzo) e, quelle attualmente in commercio, hanno la frequenza normalmente suddivisa su 40 canali utilizzabili in AM e/o in FM. Il regime di concessione previsto dall’art. 335 è stato modificato da una sentenza della Corte Costituzionale N° 1030 del 1988, tale sentenza ha stabilito che la “debole potenza” non è più soggetta al rilascio di una concessione, ma bensì di una autorizzazione.

Normativa italiana

La legge italiana prevede che per l'uso di un apparecchio CB è necessario un'autorizzazione viene rilasciata dal Ministero per lo Sviluppo Economico.

A) dichiarazione dovrà essere presentata all'Ispettorato di zona (anche tramite Raccomandata) in carta semplice corredata dell'attestazione del versamento di 12.00 euro

(la dichiarazione)

B) pagare 12 € alla tesoreria dello stato, attraverso l'Ispettorato territoriale della propria regione di appartenenza, indipendentemente dal numero di apparecchi in possesso.

L'attività del radioamatore consiste nello scambio, in linguaggio chiaro e con l'uso di codici internazionalmente ammessi, con altri radioamatori autorizzati, di messaggi di carattere tecnico, riguardanti esperimenti radioelettrici a scopo di studio e di istruzione individuale.




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